La scalata ai crateri di Stromboli è l’esperienza più emozionante che potreste vivere alle Isole Eolie. Una guida autorizzata vi porterà sulla vetta del Vulcano (918 M SLM) per assistere da vicino alle spettacolari eruzioni dello Stromboli.
Per raggiungere la vetta e tornare al porto occorrono circa 5 ore di cammino comprese varie soste. Il tempo di permanenza dipende dall’attività del vulcano, (massimo 45 minuti). La scalata è alla portata di tutti ma richiede condizioni fisiche ottimali ed equipaggiamento adatto ( calzettoni spessi, giacca, felpa , 1 o 2 magliette di ricambio, cena al sacco, un litro d’acqua, scarpe adeguate ed una torcia con le pile cariche, il tutto noleggiabili in loco).
I bambini dai 7 anni in su possono partecipare all’escursione solo se motivati e in ottime condizioni fisiche.
TRASFERIMENTO IN BARCA A/R – Partenza da Lipari ore 12.00 circa
Rientro a Lipari ore 23.00/24.00 circa
Prima di arrivare a Stromboli, si fa rotta per Panarea e i suoi isolotti dove è prevista una sosta di circa 1 ora. Arrivati al porto di Stromboli ci si incammina al punto di incontro con le guide vulcanologiche, per le informazioni sul percorso, preparazione e inizio della scalata. Rientro a Lipari a tarda sera a secondo della stagione
Per maggiori informazioni contatta le guide Eoliane Magmatrek
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Il sentiero che conduce ai crateri ha una larghezza media di un metro, ben segnalato e facilmente percorribile, alterna fondi sabbiosi e rocciosi. La salita ai crateri segue nella parte iniziale il sentiero che da chiesa San Vincenzo porta a Labronzo, da qui si lascia a destra il sentiero naturalistico pianeggiante per immettersi a sinistra sul sentiero in salita.
La zona, coperta da cespugli di cisto, attraversa i classici muri a secco realizzati per scopi agricoli. A quota 340 m nelle prossimità di un albero di leccio vi è una piazzuola di sosta dalla quale prosegue una salita verso la sommità del costone roccioso chiamata Cannestrà a quota 500 m.
Superata questa quota non vi sono punti d’ombra e durante i periodi estivi il percorso si può rivelare decisamente faticoso, per questo è consigliabile affrontare la salita nel tardo pomeriggio, per poter, poi, anche godere della spettacolare visione notturna dell’attività vulcanica. L’ascesa lungo il costone roccioso del Liscione, caratterizzato da lave di colorazione rosso mattone, è stata semplificata con la realizzazione di numerosi tornanti dove ha inizio una fascia arida coperta da sabbie nere e rocce; durante tutto il percorso sarete accompagnati dalla vista di Stromboli e dello Strombolicchio.
Il raggiungimento della cresta che separa la Sciara del fuoco al versante orientale è un momento emozionante , vi ritroverete in un paesaggio lunare faccia a faccia con i crateri fumanti, in questo punto è importante scegliere il luogo idoneo per fermarsi ad ammirare l’attività vulcanica a causa dei venti che spostano i fumi di anidride solforosa.
La discesa si può effettuare sfruttando due diversi sentieri, oltre quello della salita. Il più convenzionale è quello sul versante sud-orientale, dal Pizzo Sopra la Fossa un sentiero vi condurrà a Pontella delle Croci da dove, anche a passo svelto, si percorre la zona sabbiosa di Rina Grande (uno dei passi più insidiosi perché è stato percorso da una valanga di materiale caldo durante l’eruzione del 1944 ) fino a scavalcare il Liscione. Questo punto è anche noto come “pulizia scarpe” per l’abitudine di svuotarsi le scarpe dalla sabbia raccolta nella discesa. Da questo punto in poi la discesa prosegue con pendenza più accentuata fino a raggiungere la strada cementata.
Per quanto il sentiero non sia considerato un percorso ad elevata difficoltà, è sempre bene prestare attenzione poiché i rari punti vicino a precipizi non sono dotati di ringhiere di protezione.